Tuesday, October 17, 2006

Viaggio a Pantanal

Finalmente torno a scrivere sul blog, dopo questo viaggio e due giorni di scuola.
Siamo partiti martedì sera, abbiamo tagliato scuola il mercoledì e siamo arrivati mercoledì mattina a Campo Grande, la capitale dello Stato del Mato Grosso do Sul. Da lì siamo andati con la camionetta dell'organizzazione fino al nostro campo, che era nel mezzo del Pantanal. Il giro vero e proprio è durato da giovedì fino a sabato mattina, e abbiamo camminato molto, pescato, andati in barca nel fiume, e siamo anche andati a cavallo.

La compagnia non era niente di straordinario (voto: 5,5); a parte gli italiani che già conoscevo, e da cui non ci sono state particolari sorprese, c'era una coppia di inglesi quasi trentenni, che avevano appena iniziato il loro giro di durata un anno nel sud America e Oceania. Poi c'era un'altro inglese con la ragazza brasiliana più asociale che abbia mai incontrato, un brasiliano di Campo Grande che faceva questo giro per la seconda volta e due svedesi che gareggiavano con la brasiliana su chi era più asociale. La coppia inglese era simpatica, dicevano di essere migliori amici, anche se questa dichiarazione è messa in dubbio da alcuni loro gesti, vivevano tutti e due a Londra, e lei ha detto che ha risparmiato tre anni senza mai uscire per pagarsi questo viaggio.

L'organizzazione non era buona (voto 4); nel senso che non era mal organizzata, però purtroppo siamo capitati con una guida che parlava pochissimo e non ci diceva quasi niente del posto o degli animali o delle piante; tra l'altro nel giro in barca sono finito con un'altra guida, e anche questo parlava talmente poco che non ho nemmeno capito quale fosse il nome del fiume dove stavamo navigando. Questo ha un po' rovinato il viaggio, poi per fortuna mi ero portato la Lonely Planet, e ho salvato il salvabile. Poi doveva essere un tour ecologico, ma penso che di ecologico avessero solo il nome, anche se è questione di vedute, perchè gli altri italiani l'hanno considerato ecologico.
Dormivamo tutti nella stessa grande capanna, in delle amache, e fino al terzo giorno non ho saputo come dormire nell'amaca. Infatti, si dà il caso, che in un'amaca è molto facile addormentarsi, ma è anche facile svegliarsi; solo l'ultima notte un gruppo di belgi mi ha spiegato che non bisogna dormire "a banana" ma bisogna mettersi in diagonale, così da far assumere all'amaca una posizione quasi retta. Poi bisogna dimenticarsi lenzuola e coperte, perchè se no si perde la testa. Non abbiamo visto tanti animali purtroppo, anche se abbiamo visto qualche bel pappagallo, un armadillo, tantissimi caimani, e poi piccoli mammiferi e tante mucche... C'erano anche tantissime zanzare..

Siamo anche andati a pescare i piranha, ed è stata una di quelle volte che ho capito perchè adoro la Lonely Planet; semplicemente perchè le cose avvengono esattamente come loro scrivono. Praticamente ci siamo messi sulla riva con delle canne da pesca fatte di bambù e il cuore di una mucca come esca e abbiamo iniziato a pescare. Mentre per noi era difficilissimo perchè i piranha mangiavano l'esca senza abboccare, le nostre guide pescavano come fossero al supermercato, anche perchè i pesci lì non aspettavano un minuto prima di avventarsi sull'esca. Io dopo aver preso un piranha mi sono rotto di pescare e ho iniziato a prendere il sole, sia perchè pescare è noioso, sia perchè mi facevano pena questi poveri piranha che morivano d'asfissia e dopo 10 minuti fuori dall'acqua ancora cercavano di mordere, sia perchè avevo paura di essere sbranato da qualche jacarè, ovvero caimano. Infatti questi pescavano tutti con i piedi nell'acqua, coi caimani a pochi metri, e i piranha tra i piedi; quindi si scopre che i piranha e i caimani per qualche strano motivo non mangiano l'uomo. Comunque la scena più divertente del viaggio è avvenuta durante la pesca. La ragazza inglese era disperata perchè non riusciva a pescare niente, ad un certo punto dice che sente qualcosa tra i piedi, una guida vede cosa c'è e chiama l'altra guida, che accorre di gran fretta. Poi la guida immerge le mani in acqua e dopo pochi secondi tira fuori dall'acqua un enorme anaconda; riesce a tirar fuori circa due metri di anaconda con l'aiuto delle altre due guide, dopodichè questo si libera e scappa. Praticamente l'inglese che aveva più paura delle bestie di me si trovava con un'anaconda di quattro metri che nuotava tra i suoi piedi..
Abbiamo anche fatto un safari notturno, in cui abbiamo visto tanti piccoli caimani, e la nostra guida ha anche deciso di andare a prenderne uno per mostrarcelo e per ricordarci di quanto fosse ecologico questo tour.

Il posto era un posto molto particolare, è una zona paludosa, a 1000 km dall'oceano, ma solo a 100 m.s.l.m; quando piove si allaga per buona parte e diventa inagibile. E' molto più facile avvistare animali qua che nell'Amazzonia, dove è molto difficile per la fitta vegetazione. L'area totale del Pantanal è più di un terzo dell'Italia, solo per darvi un'idea della grandezza. Scriverò comunque una voce su Wikipedia per descrivere questo posto, aiutandomi con la LP, e traducendo un po' dalla voce portoghese.

Tirando le somme è stato un buon viaggio, ho visto cose nuove, e fatto nuove esperienze, e il napoletano mi ha fatto apprezzare veramente il detto Tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare; non penso però che ci tornerei. Il vero problema è che io sono dannatamente viziato dai safari in Africa, e guidico quindi in maniera troppo severa questi viaggi; comunque mi piace essere viziato.

Pubblicherò un sacco di fotografie tra qualche giorno, appena il napoletano mi presta quelle che ha fatto con la sua macchina digitale.

Purtroppo non ce l'ho fatta ad andare a Bonito, che deve essere molto bello. Gli altri italiani ci sono andati, ma questo voleva dire perdere un'altro giorno di scuola; forse avrei dovuto farlo, probabilmente con una compagnia migliore l'avrei fatto..
Sarà per la prossima volta...

1 Comments:

Anonymous Anonymous said...

I was eager to hear about your tour in Pantanal; I know that for some lucky reason we have been spoilt by our travels. I would like to think I'm an excellent organizer but I know it's an overestimation; I' glad we collected beautiful memories together and I just hope we'll go on being lucky. As to the company, of course we are the best... I was talking with people in Bari (which is really very nice, with the typical wonderful romanesque buildings you find in Puglia) and they were quite astonished and envious, in comparing you three with their children; and we were of course very proud...
All considered, you have made a new experience, seen a place few people have seen and discovered you're not interested in fishing piranas...
Take care
Mom

Wed Oct 18, 04:55:00 AM  

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